lunedì 7 novembre 2011

viaggio a Istanbul

Istanbul... città misteriosa e labirintica, dove tutto è fatalmente connesso e dove, come in un sogno, tutto può cambiare, assumere un altro senso e ogni persona può avere non un solo nome, ma mille pseudonimi.
Dove il nostro alternarsi di pensieri e di problematiche esistenziali riflettono anche tutta l'essenza di questa città meravigliosa che ci parla di continuo del difficile e profondo tema di un'identità che in apparenza può perdere le proprie radici per diventare un'altra, ma che invece diventa un ponte tra due culture. 
Sì, perché Istanbul è unione tra Asia ed Europa.
E vive in pieno queste due culture cercando di unirle, vive esplorando di continuo le sue possibilità e la sua collocazione, cercando di fondere queste differenze di tradizioni, cultura, mentalità tra oriente e occidente che sono in lei e che in realtà non esistono perché si amalgamano qui più che in qualsiasi altro posto nel mondo, e che per questo costituiscono il suo fascino. 
Un fascino che fa girare la testa.
Quindi, visitando questa città stupenda ed enigamatica come solo Istanbul può essere, bisogna solo far attenzione a non perdere la testa e scomparire... come Rüya la protagonista di uno dei libri di Pamuk.

































































































































 
Haydarpaşa... no, scusi, non è questa la fermata giusta... Kadikoy è la prossima :)))




Vogliamo andare a Heyüp?














  
La Moschea di Süleymaniye a Heyüp è, dopo la Mecca, il luogo più importante di culto Islamico.
 Il cimitero è uno dei più belli e le tombe sono disposte dalla base fino alla parte alta della collina che  
 domina la città, collina dove si può trovare la casa di Pierre Loti, scrittore francese che a Istanbul ha 
 vissuto una bellissima storia d'amore con Aziyadè.
 I suoi libri Aziyadé, Pierre Loti. Le Roman d'un Spahi, Pêcheur d'Islande e altri si possono trovare sul
 posto.
 Dedicato a due amici carissimi :)))
      
kiz kulesi
la torre della leggenda

La leggenda parla di un sultano che aveva una bellissima figlia e un giorno ricevette una profezia che prediceva la morte di lei per il morso di un serpente velenoso. Disperato, guardò verso il mare e vide una torre solitaria. Decise allora di rinchiudere in quella torre sua figlia per proteggerla. 
Ma un giorno portarono alla principessa una cesta colma di frutta e dentro c'era una vipera che la morse e la fece morire. Una triste leggenda :(((







 







13 commenti:

  1. İstanbul'u dinliyorum, gözlerim kapalı
    Önce hafiften bir rüzgar esiyor
    Yavaş yavaş sallanıyor
    Yapraklar, ağaçlarda;
    Uzaklarda, çok uzaklarda,

    Orhan Veli Kanik:

    Nunca elegí esa ciudad...ella me eligió a mi.

    Elizabeth

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  2. Gracias Elizabeth... para mi también es asi... lo sabes muy bien :)

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  3. Fascinating pictures,...beautiful presentation,....magical Istanbul! Brava Maddalena!! :~))
    Fred Delshad

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  4. Che curioso, hai fatto le foto del ristorante YANYALI FEHMi, è uno dei nostri favoriti... Inoltre si incontra nel mio quartiere... Belle foto, auguri cara Maddalena... Ernur

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  5. Tesekkur ederim Ernur... evet, YANYALI FEHMi Kadidoy'da... ne guzel!!!

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  6. Le foto sono splendide e piene di atmosfera....viene proprio voglia di fare un salto nella meravigliosa Istanbul..... un complimento alla fotografa!
    Donatella

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  7. Grazie Donatella :)) sì, Istanbul è STUPENDA...ha un fascino intatto di secoli e secoli di splendore... un salto è proprio doveroso farlo!

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  8. Çok güzel olmuş. Tebrikler!
    Bizler İstanbulda koştururken Şehri bukadar güzel göremiyoruz. Eline sağlık
    Hayri

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  9. Maddalena!!!! En cuestión de segundos recorro parte del mundo Gracias a vos!!!! Muchas Gracias por todo lo que compartís!!!! Un beso

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Dedicato a tutti quelli che amano gli sconfinamenti...